(Londra,
Inghilterra, 3 maggio 1991 - Monza, 12 ottobre 2006) è stato l’unico ad essere beatificato nel 2020. La sua è una
storia che continua ad edificare: semplice, ma anche profonda e limpida. Nasce
a Londra per motivi lavorativi del padre, ma cresce a Milano, impegnato in parrocchia (dove sarà anche un giovanissimo
catechista), studia in scuole cattoliche e mostra già da piccolo una profonda
spiritualità che si associa alle mille passioni. Sportivo, solare, allegro, è
un nativo digitale che utilizza internet soprattutto per evangelizzare, creando
siti ancora oggi visitabili in cui raccoglie i miracoli eucaristici avvenuti
nel mondo, le apparizioni della Madonna…. Per questo è stato più volte
suggerito che possa diventare il patrono di internet e degli internauti. Si
impegna ad aiutare i poveri e a diventarvi amico. Ogni giorno recita il Rosario
e partecipa alla Messa, fermandosi ad adorare l’Eucarestia che chiama “la mia autostrada verso il cielo”. È convinto che quando “ci si mette di fronte al sole ci si
abbronza... ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”.
A 15 anni viene
colpito da una leucemia fulminante e pochi mesi dopo muore. Ha chiesto di
essere tumulato ad Assisi in onore del santo da lui particolarmente amato. Papa
Francesco, che ha autorizzato la sua beatificazione ad Assisi il 10 ottobre
2020, lo cita nell’esortazione “Christus Vivit” del 2019:
Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della
comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati
per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità
che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività.
Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il
Vangelo, per comunicare valori e bellezza.
Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani,
pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri,
correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del
consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il
Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali
e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti
muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo.
Nel 2019 i suoi resti
mortali sono stati riesumati, per essere traslati nella chiesa di Santa Maria
Maggiore. Qui, prima della beatificazione, è stato mostrato, (è stato trovato
quasi intatto), per la venerazione di tanti fedeli che, nonostante la pandemia,
sono accorsi per partecipare all’evento e pregare un santo, forse l’unico che,
nella teca, indossa la tuta e le scarpe da ginnastica.
Il miracolo che gli ha
aperto la strada della beatificazione è accaduto in Brasile nel 2013. Matheus,
6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti
solidi. Il parroco invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di
una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominciò a mangiare.
La Tac dimostrò che il suo pancreas era diventato normale, senza che i
chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e
inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.
La memoria liturgica è
fissata al 12 ottobre, giorno
della sua nascita in Cielo.
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