(Sassello,
Savona, 29 ottobre 1971 – 7 ottobre 1990) è una ragazza ligure, figlia unica, solare, piena di vita,
sportiva, generosa. A nove anni conosce i Focolarini, entra nei Gen
(la Generazione Nuova del Movimento) dove viene chiamata Chiara Luce. Ne fa suo l’ideale sino a
coinvolgere i genitori nel medesimo cammino. A 17 anni scopre di essere affetta da
un tumore osseo. Inizia la sua via crucis che accetta e affronta con coraggio e
affidamento a Dio. “Se lo vuoi tu Gesù – dice – lo voglio anch’io”. E ancora:
Voi non potete neppure immaginare qual è adesso il
mio rapporto con Gesù. Avverto che Dio mi chiede qualcosa di più, di più
grande…Mi sento avvolta in uno splendido disegno che a poco a poco mi si svela.
Ai giovani lascerà un
ultimo messaggio:
I giovani sono il futuro. Io non posso più
correre, ma vorrei passar loro la fiaccola come alle Olimpiadi… I giovani hanno
una vita sola e vale la pena di spenderla bene.
Si fida totalmente di
Dio e invita la mamma a fare altrettanto: «Non ti preoccupare: quando io non ci
sarò più, tu fidati di Dio e vai avanti, poi hai fatto tutto!». Per il suo
funerale chiede di essere vestita con un abito da sposa. Predispone la liturgia
della “sua” Messa: sceglie le letture e i canti… Nessuno dovrà piangere, ma
cantare forte e fare festa, perché «Chiara incontra Gesù»; gioire con lei e
ripetere: «Ora Chiara Luce vede Gesù!». Sta per compiere 19 anni quando
raggiunge lo Sposo. Poco prima aveva sussurrato l’ultimo saluto alla mamma con
una raccomandazione: «Ciao, sii felice, perché io lo sono!». Volando in Cielo,
ha voluto lasciare ancora un dono: le cornee che, col suo consenso, sono state
trapiantate in due giovani. La guarigione “rapida, totale e duratura”
dell’adolescente Andrea Bartole di Trieste nel 2001 ha aperto la strada alla
sua beatificazione avvenuta nel
2010.
La sua memoria
liturgica è il 29 ottobre,
giorno della sua nascita in terra.
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiara_Badano
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