(Cagliari,
13 ottobre 1960 - 18 aprile 1984), terza di sei figli, è una ragazza appassionata
di basket e di Dio. Ogni giorno partecipa alla Messa e prega intensamente.
Nella sua parrocchia ha contribuito a fondare ed animare un gruppo giovanile
del Rinnovamento. Si fidanza,
sogna di formare una bella famiglia, si laurea in teologia e inizia ad
insegnare religione. Un cancro ai polmoni la porta via in pochi mesi. Considera la sofferenza come “l’ascensore che
conduce in paradiso”: non si lascia distruggere dentro dalla malattia che le
sta demolendo il fisico. Scrive:
Se è meglio per me e la salvezza dei miei
fratelli, guariscimi. Ma se il mio servizio dovesse essere finito, ed è fonte
di salvezza per me e i fratelli, la mia famiglia, che Tu mi prenda, mio buon
Gesù, sia fatta la Tua volontà.
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