Comunione e Liberazione è un movimento ecclesiale fondato
dal sacerdote diocesano LUIGI GIUSSANI (Desio, Milano, 15 ottobre 1922 -
Milano, 22 febbraio 2005) negli anni ’50 come branca
dell’Azione Cattolica.
Entrato
giovanissimo in seminario, si impegna con entusiasmo negli studi in cui mostra
delle spiccate passioni letterarie. Ordinato sacerdote si dedica all'insegnamento presso
lo stesso seminario. In quegli anni si specializza nello studio della teologia
orientale, della teologia protestante americana e nell'approfondimento della
motivazione razionale dell'adesione alla fede e alla Chiesa. A metà degli anni ‘50
lascia l'insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori. Per dieci
anni, dal 1954 al 1964, insegna al Liceo classico Berchet di Milano e pone
l'attenzione sul problema educativo. Sono questi gli anni della nascita e della
diffusione di GS (Gioventù Studentesca), che, dopo un periodo di crisi,
rinascerà negli anni ’70, come Comunione e Liberazione. Accantonata ogni
prospettiva di carriera accademica, si dedica alla formazione degli studenti.
Dette inizio negli anni ‘60 alla sua attività evangelizzatrice presentando le
verità della fede con un dialogo aperto, con una docilità al magistero della
Chiesa e soprattutto con una esemplare testimonianza di vita. Con il successo
di molte iniziative sociali e politiche (il Banco Alimentare e Farmaceutico
e la creazione di diverse cooperative di servizi) emergono anche condanne, per
alcuni esponenti del movimento, per corruzione e frode. Nel 2005, in seguito a
una complicazione circolatoria e renale, a 82 anni chiude la sua esistenza
terrena. Difensore della ragione dell'uomo, don Giussani è stato un profondo
conoscitore della letteratura, della musica e un convinto valorizzatore
dell'arte come strada che conduce al Mistero. Il movimento da lui fondato è
oggi diffuso in tanti paesi del mondo. Si calcolano circa 300.000 membri
impegnati in particolare nell’ambito educativo e sociale. Tra le loro fila
troviamo anche nomi di spicco come i cardinali Caffara e Scola.
Nessun commento:
Posta un commento