mercoledì 10 novembre 2021

SANTA SCORESE (Serva di Dio)

 


(Bari, 6 febbraio 1968 - 15 marzo 1991) è la prima vittima di uno stalker (ma anche l’ennesima vittima di un femminicidio) ad essere candidata alla santità. Conosce il movimento dei Focolari nel 1985 e vi aderisce con entusiasmo così come ha fatto, e continuerà a farlo, con tante altre realtà ecclesiali: dai salesiani all’azione cattolica. La si trova tra i pionieri della Croce Rossa, al fianco di una giovane famiglia con problemi, nel coro Gen, tra i catechisti della parrocchia. Pensa di consacrarsi nelle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe, ma un giovane psicopatico che da tre anni la perseguita, la uccide nel 1991, a soli 23 anni perché doveva essere “O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio”. Un documentario del 2019, “Santa subito”, presentato con successo al Festival di Roma, racconta la sua storia. Santa lascia anche un diario ricchissimo di umanità e di fede, nel quale traspare la scelta di Cristo come interlocutore privilegiato: 

Oggi sono stata maltrattata, abbandonata da un amico e ho pensato subito soltanto al mio dolore. (…) Poi ho pensato a te, al tuo abbandono e a come avrai sofferto quando gli amici ti hanno abbandonato e hai sentito lontano anche il Padre. Il mio dolore si è trasformato in amore! È vero, sono sicura che tu stai affondando le tue radici in me e io sono contenta di stare innamorandomi di te.

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