(Bari,
6 febbraio 1968 - 15 marzo 1991) è la prima vittima di uno stalker
(ma anche l’ennesima vittima di un femminicidio) ad essere candidata alla
santità. Conosce il movimento dei Focolari nel 1985 e vi aderisce con entusiasmo
così come ha fatto, e continuerà a farlo, con tante altre realtà ecclesiali:
dai salesiani all’azione cattolica. La si trova tra i pionieri della Croce
Rossa, al fianco di una giovane famiglia con problemi, nel coro Gen, tra i
catechisti della parrocchia. Pensa di consacrarsi nelle Missionarie
dell’Immacolata di Padre Kolbe, ma un giovane psicopatico che da tre anni
la perseguita, la uccide nel 1991, a soli 23 anni perché doveva essere “O mia o
di nessuno, e nemmeno di Dio”. Un documentario del 2019, “Santa subito”,
presentato con successo al Festival di Roma, racconta la sua storia. Santa
lascia anche un diario ricchissimo di umanità e di fede, nel quale traspare la
scelta di Cristo come interlocutore privilegiato:
Oggi sono stata maltrattata, abbandonata da un
amico e ho pensato subito soltanto al mio dolore. (…) Poi ho pensato a te, al tuo abbandono e a come avrai
sofferto quando gli amici ti hanno abbandonato e hai sentito lontano anche il
Padre. Il mio dolore si è trasformato in amore! È vero, sono sicura che tu stai
affondando le tue radici in me e io sono contenta di stare innamorandomi di te.
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